Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Varese
venerdì 30 marzo 2018 | in NEWS
Gli interventi di manutenzione sul patrimonio abitativo si confermano da traino per il settore dell’edilizia: dal 2007 il volume di questi investimenti è quasi raddoppiato, con un fatturato che è salito nel 2016 a circa 47 miliardi di euro.
Nell’ambito delle ristrutturazioni, sono state acquistate circa 130 mila abitazioni da mettere a posto nel solo 2017 (il 23,2% del totale), con una crescita del 36,8% rispetto ai dati dell’anno precedente. A dirlo è l’ultimo rapporto di Scenari Immobiliari e Paspartu, secondo cui i nuovi alloggi hanno riguardato solo il 15% delle compravendite (+2,4% in un anno) mentre gli appartamenti già ristrutturati sono stati 346 mila (+0,9%).
Tra i proprietari che hanno preferito effettuare i lavori dopo l’acquisto, si distinguono i residenti di Napoli: il 30,1% delle transazioni della città hanno interessato una casa da rimettere in sesto; a seguire, nella graduatoria troviamo gli acquirenti romani (il 17,4%) e milanesi (il 12,7%).
Ristrutturando la casa si realizza un plusvalenza
“Ristrutturare”, commenta Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, “conviene specie nelle città più grandi, dove lo stock a disposizione è più ampio e diversificato in termini di qualità”. Nel 2018 chi deciderà di comprare un immobile da ristrutturare otterrà un plusvalore che varia dall’1,6 al 10,4 % in più rispetto alla spesa effettuata. E al netto degli sconti fiscali che possono rappresentare un ulteriore venti per cento, ma diluiti nel tempo”.
L’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) prevede un’ulteriore crescita dei lavori di ristrutturazione durante i prossimi mesi, quantificata in un +1,3%. La stima dei costruttori tiene conto delle misure contenute nella legge di Bilancio del 2018, con il prolungamento e il rafforzamento delle agevolazioni fiscali. La stessa Associazione lancia l’idea di estendere in futuro l’Ecobonus e il Sismabonus per gli interventi di sostituzione edilizia in zone a rischio terremoto, abbattendo i costi e rendendo possibile la demolizione e la ricostruzione degli edifici insicuri.
Le attuali detrazioni
Il bonus ristrutturazioni si conferma ancora al 50%. Anche per i lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al prossimo 31 dicembre, sarà possibile beneficiare della detrazione fiscale sulle spese sostenute entro il limite di 96.000 euro di spesa – una notizia di cui si può approfondire nella news Bonus casa: tutti gli sconti fiscali da non perdere nel 2018.
Rispetto agli anni precedenti, il nuovo ecobonus 2018 prevede una riduzione dell’aliquota dal 65% al 50% per la sostituzione di finestre e infissi, schermature solari, caldaie a biomassa e caldaie a condensazione.
È possibile inoltre ottenere detrazioni che vanno dal 70% al 75% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 a seguito della riqualificazione energetica delle parti comuni di un edificio. Va però rispettato il limite dei 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari da cui è composta la costruzione. Se invece gli interventi vengono realizzati in fabbricati appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e sono finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico, determinando il passaggio a una classe di rischio inferiore, è prevista una agevolazione dell’80%. Con la riduzione di 2 o più classi di rischio sismico, la detrazione prevista passa all’85%: per entrambe, il limite massimo di spesa consentito è 136.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
Finanziare i lavori con un mutuo
Ogni tipo di intervento visto sopra può avvenire anche grazie alla stipula di un finanziamento. In particolare, le condizioni molto favorevoli dei mutui consentono di affrontare la spesa ripartendola per un periodo di tempo adeguato alle proprie esigenze economiche. Ricordiamo che per scegliere il mutuo migliore basta servirsi del comparatore MutuiOnline.it, con cui è possibile consultare i migliori mutui ristrutturazione di oggi. Ipotizzando un generico mutuo con finalità acquisto+ristrutturazione (importo di 160 mila euro, dipendente a tempo indeterminato di 35 anni, reddito 2.600 euro netti al mese, immobile sito a Milano del valore di valore 240 mila euro) si distingue come finanziamento più economico Mutuo Giovani Coppie e Famiglie della Banca Monte dei Paschi di Siena. L’istituto prevede una spesa mensile di 714,62 euro (tasso 0,7%, Taeg 0,91%), con spese di istruttoria e perizia pari a 800 e 300 euro, alle quali si aggiungono le spese periodiche di 2,50 euro per ogni comunicazione che la banca invia al cliente.
Fonte "MutuiOnline.it"