FIMAA VARESE

Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Varese

Nature Urbane, al via il primo festival che celebra la città Giardino

 lunedì 2 ottobre 2017 | in NEWS

C’è un po’ d’ansia, ma già molta soddisfazione a poche ore dall’inizio del primo festival che celebra la città giardino, Nature Urbane, ed emergono già elementi inaspettati: «Innanzitutto i numeri – sottolinea il sindaco Davide Galimberti -. Con sold out e grandissima partecipazione delle scuole agli eventi: evidentemente scuole e famiglie hanno visto in questo una occasione in più per conoscere meglio il territorio». Sono già oltre 4000 infatti le persone che si sono prenotate agli eventi del festival, tra incontri, concerti e visite, sul sito www.natureurbane.it
E ci sono anche molti segnali di interesse extravaresini, tra le 700 persone al giorno che visitano il sito e si informano un po’ di più su un festival che ha fortemente voluto una promozione anche al di là della provincia: «Si conferma che ambiente e paesaggio sono degli attrattori per la promozione della città, ci parlano di grande interesse anche nel mondo milanese» continua il sindaco di Varese.
Anche grazie alla promozione importante: il fatto che il manifesto sia nelle metropolitane milanesi, sui treni Trenord e nei principali quotidiani letti a Milano conta, ed è una novità importante per la visibilità della città.
NATURE URBANE, TUTTO IL PROGRAMMA
«Detta a posteriori, questa sembra un’iniziativa semplice, ma è stato un grosso lavoro coniugare il nostro patrimonio di ville e parchi a una proposta culturale di alto livello – ha proseguito Galimberti -. Compito del festival, con gli eventi in calendario, è quello di dibattere sulla città, rispetto a un territorio che sta cambiando. E abbiamo l’ambizione, nel tempo, di far diventare questo festival, che quest’anno consideriamo all’edizione zero, sempre più importante: ogni anno dovremo alzare l’asticella, delle proposte e del dibattito per tutti coloro che cercano di creare una città divers
«Noi abbiamo una miniera abbandonata da 50 anni: i nostri giardini. E noi abbiamo avuto la volontà di caratterizzare la città per i suoi aspetti ambientali – commenta con orgoglio il vicesindaco, Daniele Zanzi – Negli anni Ottanta proposi di accoppiare l’assessorato al verde pubblico non alle fognature ma alla cultura, perchè questa a Varese era l’accoppiata giusta. E poter partecipare a un festival che coniuga il nostro ambiente con la cultura è importante: perchè l’ambiente, prima di urbanistica ed economia è soprattutto cultura. Il verde è stato per troppo tempo relegato in un angolino, ma ora ci rifacciamo: noi abbiamo più di 120 giardini, quest’anno ne apriamo 12, abbiamo la possibilità di vivere di rendita per decenni»
«Per ragioni squisitamente scaramantiche , non mi va di dire ora come finirà – ha aggiunto l’assessore alla cultura Roberto Cecchi, motore dell’iniziativa -.
Di certo, c’è stato un impegno clamoroso: quando si dice che nella pubblica amministrazione c’è gente che non lavora, dovrebbe vedere cosa è successo in queste settimane da noi: ho ricevuto messaggi alle sei e mezza d mattina, si lavora fino a mezzanotte».
Un grande lavoro destinato peraltro a chi apprezza la cultura, senza compromessi: «Potevamo fare un festival pop, con colori sgargianti, ma abbiamo puntato sulla cultura: perchè va presa per quello che è e non contaminata la scelta finale – ha sottolineato Cecchi – Come per esempio la lettura ” a puntate” nelle ville del Barone Rampante di Calvino, scelta di spettacolo, ma che fa cultura. Credo profondamente nel fatto che il tema della cultura, se adeguatamente portato avanti, porti allo sviluppo delle città, e in questo Varese raccoglie una coraggiosa sfida che altri hanno abbandonato»

Fonte "VareseNews"