FIMAA VARESE

Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Varese

Intervista a Santino Taverna

 giovedì 23 marzo 2017 | in NEWS

Faro di Roma - Quotidiano di informazione

“Papa Francesco è come un primario che sa curare l’anima delle persone”, lo ha affermato il Presidente nazionale FIMAA Santino Taverna il quale, a seguito dell’incontro di stamane con il Pontefice, ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni.

Presidente, lei oggi ha incontrato Papa Francesco; quali sono state le sue impressioni e come vede l’attuale dottrina sociale della Chiesa?
È stato un incontro emozionante. Il Santo Padre ci ricorda che oltre agli elementi materiali – sebbene alcuni di essi siano necessari per vivere in questo mondo – esistono altri aspetti fondamentali nella nostra vita. È un luminare che sa risvegliare ed alimentare quella spiritualità che troppo spesso si dimentica. Papa Francesco è una persona semplice, attenta agli ammalati e ai poveri, ed ha offerto un incentivo molto forte alla sensibilizzazione politica, che sicuramente fa prestare maggiore attenzione ai temi sociali di quanta se ne sia prestata in passato. FIMAA condivide la condanna che il Papa ha rivolto verso l’utilizzo del denaro della collettività per ripianare le malefatte di chi governa la finanza, con uno strapotere che non consente di reagire.


Venendo alla situazione del Paese, quali sono le sensazioni circa lo sblocco del mercato del credito e la ripresa economica?
Il Paese sta proseguendo nella graduale uscita da una crisi pesantissima, che ha visto il comparto immobiliare – soggiogato dalla cosiddetta “finanza creativa” – come vittima e non artefice, a causa della quale ancora molte famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese. In questo periodo Mario Draghi ha correttamente tenuto contratti i tassi di interesse, permettendo sicuramente una disponibilità maggiore nel mercato creditizio. È, quindi, vero che il settore bancario ha aperto ad una maggiore concessione di fidi e crediti, tuttavia sono ancora troppo poche le famiglie che possono effettivamente accedere ai mutui ed essere in grado di fronteggiare al pagamento delle rate. Gli incentivi esistono (anche per quanto riguarda il risparmio energetico), però nel contempo manca la disponibilità economica per poterli utilizzare. Purtroppo la corruzione, spesso, non veicola i fondi disponibili verso gli utenti realmente bisognosi. Questo è un problema che si ritorce negativamente sull’economia del Paese, che necessita, perciò, di politiche mirate, sociali e bancarie.


Ci eravamo lasciati a gennaio con il sentiment FIMAA che parlava di un mercato immobiliare in leggera risalita, di un aumento della domanda di abitazioni e di prezzi in via di stabilizzazione, come procede il primo trimestre del 2017?
Nel primo trimestre sono arrivati segnali positivi ma principalmente dalle grandi città, nelle province, invece, si soffre ancora. L’anno scorso si è chiuso con un incremento delle compravendite immobiliari ad uso residenziale (riferito al 2015), che sono ammontate a circa 520mila; tuttavia bisogna dire che sul numero delle compravendite influisce anche quello degli immobili assegnati attraverso le aste giudiziarie per crediti andati in default. Tali aste, nel 2016, sono state circa 265mila e se si calcola un 15/20% di tale numero per le transazioni aggiudicate, emerge il dato di quasi 60mila immobili compravenduti attraverso questa procedura. Se è vero, dunque, che le aste giudiziarie fanno comunque parte delle compravendite, è altrettanto vero che le stesse non contribuiscono alla stabilizzazione dei prezzi degli immobili. Per quanto riguarda i mutui: è vero che sono aumentati di numero, ma la percentuale di rinegoziazione degli stessi è pari a circa il 55%. Si tratta di fatto di un surrogato che altera i dati del mercato dei prestiti. In conclusione, se non riparte l’economia reale del Paese non può ripartire il settore immobiliare, questa è la realtà dei fatti.


Quale sarà l’impegno di FIMAA e quali le sfide che il mercato immobiliare dovrà affrontare nel futuro prossimo?
L’impegno della Federazione prevede per quest’anno grande attenzione alla crescita professionale e culturale dei propri Associati. Il Mediatore deve essere garante della bontà dell’operazione immobiliare che avviene per il suo tramite. Deve porsi nel servizio che va ad erogare alla collettività con le stesse attenzioni che riserverebbe a se stesso. È una questione di etica professionale, di filosofia comportamentale. Questo è il messaggio che FIMAA sta promuovendo sui vari Territori. Quella dell’Agente immobiliare, inoltre, è una Categoria per la quale è regolamentato solamente l’accesso alla professione. Manca però una normativa che disciplini quello che ogni operatore dovrebbe fare nell’esercizio della propria attività. FIMAA sta lavorando per stabilire degli standard minimi ai quali ogni operatore si dovrà attenere, a vantaggio del mercato e dei Clienti-Consumatori.
 
Francesco Luise