FIMAA VARESE

Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Varese

Gli investitori continueranno a puntare sull’Europa, Italia compresa

 venerdì 2 marzo 2018 | in NEWS

Buone notizie per il mercato immobiliare italiano, perlomeno per quanto riguarda il settore dei grandi investimenti: uffici, centri commerciali e logistica nel nostro Paese attraggono e continueranno ad attrarre l’attenzione dei market makers professionali. I cambiamenti a livello di sistema, in primis l’aumento dei tassi d’interesse, non stanno dunque spaventando gli investitori internazionali e anche l'Europa nel suo complesso non perde il proprio appeal.
Il Global commercial property monitor, l’indagine trimestrale di Rics che misura il sentiment di investitori e occupier nel mondo nel settore immobiliare commerciale, conferma anche per il quarto trimestre del 2017 un ottimismo complessivo nella maggior parte dei mercati immobiliari interessati dal sondaggio. L’Occupier Sentiment Index elaborato da Rics è infatti positivo in 28 dei 34 Paesi campione, mentre l’Investment Sentiment Index in 27. Al sondaggio hanno partecipato oltre 1.600 aziende in tutto il mondo.

Europa sempre brillante 
Nonostante le prospettive di un cambiamento nella politica monetaria in Europa nel 2018, Berlino, Amsterdam, Francoforte e Madrid si confermano le piazze più attraenti tanto per gli investitori quanto per i tenant di tutto il mondo, secondo Rics. Tuttavia, come più volte sottolineato dal Sole 24 Ore, gli indicatori segnano una maggiore propensione verso i mercati più piccoli dell'Europa centro-orientale, con risultati positivi anche in città come Sofia, Budapest e Praga. 
L'Eurozona sta vivendo uno dei suoi momenti migliori dalla crisi finanziaria. Ancora una volta, nell'ultimo trimestre del 2017 i mercati europei hanno registrato le performance più elevate sia per quanto riguarda l'Investment Sentiment sia l'Occupier Sentiment di Rics e gli indicatori mostrano ottime prospettive per il 2018.
Semmai a frenare gli entusiasmi può essere una mancanza di offerta di immobili di qualità, come ad esempio nel settore uffici, dove il tasso di unità libere è ai minimi dal 2008. Questo sta giocando un ruolo fondamentale nel mantenere alti i prezzi nei mercati più cari e, inoltre, potrebbe parzialmente spiegare la valutazione relativamente ottimista delle prospettive, a dispetto del possibile cambio di direzione della politica monetaria della Bce nel corso dell'anno.

La corsa tricolore 
«Per il 2018 si confermano le previsioni positive già registrate nel corso del 2017 – spiega Daniele Levi Formiggini, presidente di Rics Italia –. Sul mercato italiano, anche rispetto al trimestre precedente, sia il sentiment degli investitori sia quello degli occupier esprimono un trend in crescita. Milano continua ad essere la piazza più attraente soprattutto per gli investitori internazionali e il prime retail sembra essere il comparto su cui si concentrano le maggiori aspettative di crescita».
L'Italia registra un costante aumento della disponibilità di nuovo prodotto nel settore uffici e in quello retail, anche se solo in quest'ultimo comparto si assiste a una maggiore offerta dei pacchetti di incentivi per attrarre nuovi inquilini. Rispetto al terzo quadrimestre, le aspettative di crescita dei canoni di locazione sono cresciute in tutti i settori, rimanendo negative solamente in quello secondario industriale. In particolare, nel quarto trimestre 2017 l’Investiment Sentiment Index registra una crescita di 13 punti rispetto al 2016, così che la crescita della domanda di investimenti continua a interessare i settori retail e uffici, mentre resta stabile nei confronti degli asset industriali. In quest'ultimo comparto emerge però il crescente interesse da parte di capitali stranieri, secondo Rics. «Gli intervistati prevedono che tutti i prime asset registreranno consistenti guadagni sul capital value nel corso del 2018», si legge nel documento di Rics.

Milano resta in testa 
Milano continua ad essere la piazza italiana più interessante e in generale la maggioranza degli intervistati ritiene che il mercato italiano sia in una fase ancora iniziale o al limite intermedia della crescita. Di più. L'89% del campione intervistato ritiene che i prezzi nel nostro mercato siano uguali o inferiori al fair value. E il futuro? Le previsioni sui prossimi 12 mesi registrano un trend positivo dei comparti prime sia per le attese di crescita dei valori di compravendita sia per le locazioni, mentre sono entrambi piatti in quello dei mercati secondari.

L’impatto della Brexit 
Nonostante recenti report indichino che la decisione della Gran Bretagna di lasciare l'Ue si tradurrà probabilmente in una perdita di posti di lavoro meno consistente rispetto a quanto si prevedeva inizialmente, i partecipanti al sondaggio di alcune città europee continuano a segnalare una costante richiesta di informazioni sulla disponibilità di spazi immobiliari da parte delle aziende britanniche. Ciò riguarda soprattutto Amsterdam, seguita da Varsavia, Dublino, Parigi e Francoforte. Contestualmente, circa un quarto degli intervistati nel centro di Londra dichiara di essere stato contattato da aziende straniere intenzionali a trasferire almeno parte del proprio business nel Regno Unito: la piazza londinese resta attraente per gli investitori, nonostante continui ad essere giudicata costosa secondo i principali indici di valutazione.


Fonte "Il Sole24ore"