Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Varese
mercoledì 19 settembre 2018 | in NEWS
Le case nuove sono poche per via dello stop subìto dai cantieri durante la lunga crisi.La qualità del patrimonio immobiliare italiano è bassa e lo stock risale in media a 30-50 anni fa. I capitali degli italiani investiti nel mattone sono stati erosi dalla caduta dei valori. Un panorama poco roseo che fotografa la realtà del mercato italiano. Dati che però pesano più sui prezzi che sulle compravendite.
Il secondo trimestre del 2018 registra, secondo l'Osservatorio dell'agenzia delle Entrate, compravendite in crescita del 5,6% (le transazioni erano cresciute del 4,3% nel trimestre precedente). Se il mercato crescerà a questo ritmo anche nel secondo semestre dell'anno (tenuto conto però che c'è stata di mezzo l'estate, periodo in cui le vendite rallentano) arriverà a fine 2018 intorno alle 570 mila compravendite (542.480 nel 2017). Senza bucare dunque il tetto delle 600 mila unità vendute che rappresenta per l'Italia un punto di equilibrio del mercato della casa.
Tra aprile e giugno di quest'anno si sono dunque vendute 153.693 case, in linea con la dinamica positiva che dura ormai da oltre tre anni. Solo Milano registra vendite di case in crescita ininterrottamente dal terzo trimestre del 2013.
La crescita risulta ancora più marcata nei comuni minori, anche se con una differenza meno evidente rispetto al trimestre precedente (+5,9%, contro il +5,1% dei capoluoghi di provincia). In tre macro aree invece (Nord Est, Sud e Isole) sono i capoluoghi a crescere di più.
Il rapporto ricorda anche i dati Eurostat in termini di prezzi nominali delle abitazioni: nel primo trimestre 2018 i valori delle case sono saliti del 4,5% nell'area euro. In Italia, al contrario, i valori sono scesi dello 0,4% (dato Istat).
Le otto principali città
Nei maggiori centri urbani italiani per popolazione la crescita decelera. Le vendite hanno riguardato in totale 27.520 unità immobiliari. Il tasso medio si stabilizza intorno al +2,5%, in crescita rispetto al trimestre precedente (+0,7%) ma risulta meno della metà sia di quello nazionale (+5,6%) sia di quello dei capoluoghi di Provincia (+5,1%).
Solo nelle capitale si sono vendute meno case rispetto allo stesso periodo di un anno fa (-0,8%), in miglioramento rispetto al -1,9% del primo trimestre 2018. Firenze e Genova mostrano rialzi del 4,7%, seguono Milano e Palermo (+4,4%), Torino (+4%).
Il rapporto “spacchetta” le vendite per classi dimensionali. Da questa analisi si evince che a Milano si è assistito a un balzo degli acquisti di appartamenti piccolo (meno di 50 mq): +21,2% le transazioni rispetto a un anno prima. Tipologia che invece a Roma si vende sempre meno (-5,6%). Per il resto in tutte le otto grandi città le variazioni più significative, in positivo, hanno riguardato le case piccole (sotto i 50 mq) e quelle che superano i 145 metri. Nel primo caso con vendite salite dell'8,8% e nel secondo del 5,6%
Box e cantine
Con quasi 90.000 mila compravendite box e posti auto tornano a interessare gli italiani. Le vendite sono aumentate del 4,6% rispetto all'analogo trimestre del 2017, con un tasso più che doppio rispetto al trimestre precedente. Il segmento dei depositi pertinenziali, per lo più costituito da cantine e soffitte, si consolida (+8,6%), proseguendo nel trend degli ultimi trimestri, nonostante un leggero rallentamento (+12,2% e +9,9%, rispettivamente, gli ultimi due tassi registrati). La crescita più rilevante si è registrata nelle macro aree Nord Est, +23,3%, e Isole, +21,5%, mentre il centro ha nuovamente espresso la minor crescita (+1,3%).
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