Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Varese
mercoledì 25 ottobre 2017 | in NEWS
Bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus verde: tutte le detrazioni Irpef 2018 previste per gli interventi sulla casa dalla manovra.
Restano, con qualche modifica, il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus, se ne va il bonus mobili e arriva il bonus verde: la legge di Bilancio 2018 ha difatti prorogato le vecchie misure a favore degli interventi sulla casa, con la sola eccezione della detrazione sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici, che è stata rimpiazzata da un nuovo bonus per il miglioramento delle aree verdi, come terrazzi e giardini.
Il bonus mobili, comunque, potrebbe essere inserito nella manovra successivamente, con un emendamento: molto forti, infatti, sono le proteste delle aziende del settore, considerando che l’incentivo garantisce, secondo le stime di Federlegno Arredo, 10mila posti di lavoro.
In ogni caso, per la concessione dei bonus saranno previsti dei severi controlli: in merito all’ecobonus, cioè alla detrazione sui costi per l’efficientamento energetico, ad esempio, saranno effettuati dei controlli a campione, sia documentali che nelle case oggetto di ristrutturazione, per verificare che l’intervento sia stato effettivamente svolto e che rispetti i requisiti fissati per avere diritto alle detrazioni fiscali.
Ma procediamo per ordine e vediamo, nel dettaglio, tutte le agevolazioni fiscali per gli interventi sulla casa previste per il 2018.
Bonus verde per giardini e terrazzi
Il bonus verde consiste nella possibilità di detrarre dall’Irpef, dal 1° gennaio del 2018, il 36% delle spese documentate per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni. In pratica, l’incentivo sarà previsto per la piantumazione o la sistemazione di prati in giardini, terrazzi, balconi e cortili, anche condominiali.
La detrazione, come abbiamo detto pari al 36%, spetterà su una spesa massima pari a 5 mila euro, quindi non potrà essere superiore a 1.800 euro. In parole semplici, chi spende, per la sistemazione delle aree verdi, dai 5 mila euro in su, avrà il diritto di detrarre 1.800 euro dalle tasse
Bonus ristrutturazione 2018
La Legge di bilancio 2018 ha confermato il bonus ristrutturazione, cioè la detrazione al 50% dall’Irpef dei costi sostenuti per gli interventi di ristrutturazione. La detrazione deve essere fruita in 10 quote annuali dello stesso importo ed è applicata a un costo massimo di 96.000 euro.
A chi spetta il bonus ristrutturazione 2018
Possono beneficiare del bonus ristrutturazione:
Quali interventi sono incentivati dal bonus ristrutturazione 2018
Gli interventi agevolabili consistono nei lavori interni a immobili esistenti; nel dettaglio, deve trattarsi di opere di:
Sono detraibili non solo le spese necessarie all’esecuzione dei lavori, ma anche i costi di progettazione, le prestazioni professionali inerenti, le perizie ed i sopralluoghi.
In particolare, le opere agevolate devono riferirsi alle seguenti componenti:
Quali sono gli adempimenti per il diritto al bonus ristrutturazione 2018
Per ottenere il bonus è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:
Per ottenere la detrazione è anche necessaria una dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti una data di inizio lavori: può trattarsi di una comunicazione al Comune in cui è ubicato l’immobile, o di un titolo abilitativo comunale. Nel caso in cui l’intervento non ne preveda l’obbligatorietà, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’ atto di notorietà.
Ecobonus 2018
L’ecobonus, o bonus per il miglioramento dell’efficienza energetica, è un’agevolazione che consiste nella detrazione Irpef del 65% dei costi sostenuti per migliorare le prestazioni energetiche di un immobile; la detrazione, anche in questo caso, deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, sino a un limite massimo di :
Di seguito, un elenco delle componenti a cui possono riferirsi le opere di efficientamento energetico:
Dal 2018, per la posa in opera di infissi, di schermature solari, per le caldaie a condensazione e a biomasse la detrazione passa dal 65% al 50%. Resta invariato al 65% il bonus per l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda, pompe di calore e altri interventi sull’involucro degli edifici.
Ecobonus 2018 per gli interventi sulle parti condominiali
Le detrazioni sono più elevate se le spese (sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021) sono riferite a specifici interventi di riqualificazione riguardanti parti del condominio. In particolare, le percentuali di detrazione ammontano al:
I beneficiari dell’agevolazione fiscale, anziché fruire della detrazione del 70 o del 75%, possono scegliere di cedere il credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati, esclusi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari.
Le detrazioni sono calcolate su un ammontare complessivo di spesa non superiore a 40mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Quali sono gli adempimenti per il diritto all’ecobonus
Per accedere all’ecobonus è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:
Per gli interventi più notevoli, come la riqualificazione globale, la coibentazione dell’ involucro e l’, isolamento dell’edificio, deve essere trasmessa la seguente ulteriore documentazione all’Enea (Agenzia Nazionale per L’Efficienza Energetica):
Sismabonus 2018
La legge di bilancio riconosce una detrazione fiscale, detta Sisma bonus, per le spese sostenute per gli interventi antisismici su edifici (adibiti ad abitazioni ed attività produttive) ubicati nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta pericolosità): la detrazione riguarda i costi sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021; deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo, nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. Resta fermo l’attuale limite massimo di spesa pari a 96 mila euro per unità immobiliare per ciascun anno.
L’agevolazione, dal 2017 al 2021, è estesa anche agli immobili situati nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti ma rari terremoti).
La detrazione di imposta è elevata al 70% della spesa sostenuta, nel caso in cui dall’adozione di misure antisismiche derivi una riduzione del rischio sismico, che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore. Se dall’intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione è elevata all’80%.
Nel caso in cui gli interventi di riduzione del rischio sismico siano realizzati su parti comuni condominiali, le detrazioni di imposta del 70% e dell’80% sono riconosciute rispettivamente nella misura del 75% e 85%.
Tra le spese detraibili sono ricomprese, a decorrere dal 1° gennaio 2017, anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Cessione dei bonus
Dal 2018 sarà possibile trasferire non solo le detrazioni per gli interventi sulle parti condominiali, ma anche per le operazioni effettuate sulla singola unità immobiliare. Chi incamera il bonus potrà, poi, trasferirlo nuovamente. In questo modo si incentiva il ricorso agli interventi sulla casa anche per gli incapienti, cioè per coloro che hanno un’imposta più bassa rispetto alle detrazioni, e per coloro che, in generale, dispongono di poca liquidità.
Fonte "La Legge per Tutti - Informazione e consulenza legale"