Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Varese
giovedì 28 dicembre 2017 | in NEWS
Continua la corsa del mercato italiano dei mutui. Secondo le rilevazioni dell’Abi, a ottobre l’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie ha registrato una crescita del 3,4% rispetto ad ottobre 2016, quando già si manifestavano segnali di miglioramento). Sul totale delle nuove erogazioni, circa i due terzi sono a tasso fisso.
Nei giorni scorsi sono stati pubblicati anche i dati dell’Omi, da cui emerge che nel periodo compreso tra il 2011 e il 2016 in Italia risultano circa 4,7 milioni di immobili ipotecati a garanzia di mutui, di cui la metà è contenuta in atti inerenti prevalentemente le abitazioni e le relative pertinenze, con una quota che raggiunge il 56,4% nel 2016.
Dell’andamento del settore e delle prospettive per il 2018 abbiamo parlato con Roberto Anedda, direttore marketing di Mutuionline.it.
Si chiude il 2017, si apre il 2018. Quali sono i trend nel mercato dei mutui?
“Prosegue la fase di tassi ufficiali ai minimi. Lo stesso governatore Mario Draghi di recente ha spiegato che non è immaginabile un rialzo del tasso, anche solo di piccola taglia. Per altro, le banche sono ben disposte a concedere mutui perché se depositano la liquidità presso la Banca centrale europea pagano lo 0,40%. Date queste condizioni, per il nuovo anno possiamo attenderci condizioni molto favorevoli sul fronte dell’offerta, compresa la situazione dei tassi, che non dovrebbe discostarsi sensibilmente da quella attuale, vicina ai minimi storici”.
A quanto ammontano per il tasso fisso e il variabile le migliori condizioni proposte dal mercato?
“Se guardiamo ai prestiti tra i 20 e i 30 anni, cioè la fascia di gran lunga maggioritaria nel mercato, siamo intorno al 2% per il tasso fisso. Consideriamo che il minimo storico è stato l’1,50%. Quindi siamo di poco sopra. Per quanto riguarda il variabile, le migliori offerte passano dallo 0,60%-0,65%. C’è una continua rotazione delle banche che offrono le migliori condizioni. Per chi è interessato a sottoscrivere un mutuo sarà fondamentale monitorare il mercato, dato che con una certa frequenza cambia la migliore offerta”.
Abbiamo assistito a una lunga corsa dei mutui, anche se negli ultimi mesi la crescita è rallentata per il venir meno del contributo fornito dalle surroghe. Cosa possiamo attenderci dal 2018?
“Il numero delle surroghe calerà ulteriormente, anche se vi sono ancora dei ritardatari che percorreranno questa strada. Tra chi ha acceso un mutuo negli ultimi due anni, invece, difficilmente vi sarà chi opterà per la surroga. Il mutuo di acquisto manterrà il trend di crescita, ma limitata”.
Quali sono invece le prospettive relative a prezzi e compravendite?
“Si attende a una stabilizzazione di entrambi gli indicatori, con i prezzi in alcune città e aree già in ripresa”.
L’inflazione però non aiuta…
“Le attese sono ancora per un’inflazione bassa. Non si attendono segnali da parte della Bce, con una stretta dei tassi che potrebbe spingere la crescita dei prezzi relativi ai beni di consumo”.
Fisso o variabile: cosa scelgono gli italiani?
“Continua a esserci una predominanza del tasso fisso, che domina il mercato. Molte famiglie preferiscono pagare il 2%, avendo così l’assicurazione che non vi saranno aumenti della rata nel corso degli anni, dato che si tratta di un contratto comunque di lunga durata”
Fonte "MONITORIMMOBILIARE.IT"