FIMAA VARESE

Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Varese

S&P: prospettive di miglioramento per il mercato immobiliare italiano (Report)

 giovedì 15 febbraio 2018 | in NEWS

Standard & Poor's ha pubblicato il Global Ratings sul mercato immobiliare in Europa. In Italia, secondo il report, i positivi sviluppi in campo economico e i tassi di interesse ai minimi storici hanno supportato il mercato immobiliare, ma non hanno ancora provocato un aumento del prezzo degli immobili.
La crescita economica è migliorata di circa l’1,6% nel 2017, un dato ancora al di sotto della media dell’Eurozona ma in miglioramento rispetto alla precedente performance registrata dal nostro Paese. Il tasso di disoccupazione, seppur in calo, a dicembre si è attestato al 10,8%. Le compravendite di immobili sono in aumento, in salita del 5% nei dodici mesi a settembre 2017, nonostante il ritmo di crescita sia più lento rispetto a quello del 2016.
Secondo la Banca d’Italia, tra gli altri segnali positivi registrati nel mercato immobiliare troviamo una riduzione dei prezzi in media del 10,2% nel terzo trimestre del 2017, contro il 13% di un anno fa. Nello stesso periodo, anche il tempo medio necessario per vendere una proprietà di tipo residenziale è diminuito a 7,5 mesi dai 8,9 precedenti.
Il mercato delle abitazioni residenziali preesistenti è ancora in calo, i prezzi, su base annua, hanno riportato una riduzione dell’1,3% nel terzo trimestre del 2017. Per il mercato delle nuove costruzioni, la situazione è migliore; i prezzi hanno registrato un incremento dello 0,6%. Le nuove proprietà immobiliari rappresentano il 19% di tutte le compravendite effettuate nel 2017, in calo rispetto al 34% del 2010. Gli investimenti in nuove soluzioni abitative si stanno riprendendo gradualmente, ma nel terzo trimestre del 2017 rimangono ancora quasi del 30% inferiori rispetto alla percentuale registrata 10 anni fa.
Le banche italiane hanno fatto progressi nel risanare i propri bilanci, ma il livello di Npe resta ancora elevato ostacolando la creazione del credito. Secondo le stime di S&P, a fine 2017 lo stock rappresentava il 17% dei prestiti alla clientela privata. Il credito ipotecario resta ancora moderato, con una crescita netta dei prestiti stabile al 2% su base annua, nonostante il fatto che a ottobre i tassi di interesse, ai minimi storici, siano scesi sotto la soglia del 2%. Questo riflette i più restrittivi criteri di accesso ai prestiti e la più basse valutazioni dei nuovi mutui, rispetto a quelli già in essere e sottoscritti nel momento in cui i prezzi del mercato immobiliare avevano raggiunto il picco.
Lo studio stima che quest’anno la crescita del Pil si attesterà all’1,5%, grazie a migliori condizioni del settore bancario, alla continua e robusta espansione a livello globale e nazionale e al miglioramento del sentiment. Condizioni economiche più favorevoli e bassi tassi di interesse dovrebbero da un lato supportare la domanda nel mercato immobiliare e, visto il livello contenuto degli investimenti in ambito residenziale, ridurre anche l’eccesso di offerta dall’altro. Il divario tra domanda e offerta dovrebbe colmarsi gradualmente, avendo come conseguenza un’ulteriore riduzione dei tempi di vendita e del calo dei prezzi, oltre a provocare un incremento del costo degli immobili.

Fonte "MONITORIMMOBILIARE.IT"