FIMAA VARESE

Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Varese

Detrazione edilizia: i documenti da conservare, anche nel 2019 - 5° Parte

 mercoledì 9 gennaio 2019 | in NEWS

I contribuenti che pongono in essere interventi o iniziative nel settore immobiliare ed edilizio, usufruendo delle significative detrazioni d’imposta loro attribuite dalla legge, sono tenuti a conservare un insieme di documenti che potranno essere oggetto di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate (controllo “formale” ex art. 36 ter DPR 600/73, già descritto in un precedente intervento).
È quindi opportuno avere ben chiaro quali siano, e quali caratteristiche debbano avere, i documenti richiesti dal Fisco in sede di controllo, con riguardo ad ognuna delle fattispecie rilevanti per la disciplina tributaria.

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Quali documenti conservare?
Abilitazioni amministrative dalle quali si evince la tipologia dei lavori e la data di inizio dei lavori o, in assenza, autocertificazione che attesti la data di inizio e la detraibilità delle spese sostenute
Fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sostenimento della spesa di realizzazione degli interventi effettuati
Bonifico bancario o postale (anche on line) da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il codice fiscale o partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato
Altra documentazione relativa alle spese il cui pagamento è previsto possa non essere eseguito con bonifico bancario (ad esempio, per pagamanti relativi ad oneri di urbanizzazione, ritenute d’acconto operate sui compensi, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori)
Autocertificazione attestante che l’ammontare delle spese sulle quali è calcolata la detrazione da parte di tutti gli aventi diritto non ecceda il limite massimo ammissibile
Dichiarazione dell’Amministratore condominiale che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condòmino e la misura della detrazione. In assenza di amministratore, sarà necessario visionare tutta la documentazione inerente la spesa sostenuta
– In mancanza del codice fiscale del condominio minimo (documentazione ordinariamente richiesta per comprovare il diritto alla agevolazione), una autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari facenti parte del condominio
Atto di cessione dell’immobile nell’ipotesi in cui lo stesso contenga la previsione del mantenimento del diritto alla detrazione in capo al cedente
Comunicazione preventiva indicante la data di inizio dei lavori all’Azienda sanitaria locale, qualora la stessa sia obbligatoria secondo le vigenti disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri
Copia dell’asseverazione della classe di rischio dell’edificio precedente l’intervento e quella conseguibile a seguito dell’esecuzione dell’intervento progettato e dell’attestazione della conformità degli interventi eseguiti al progetto depositato come asseverato dal progettista

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Cosa conservare?
Atto d’acquisto dell’immobile
– Documentazione dalla quale si ricavi la tipologia di intervento effettuato, la zona sismica nella quale è ubicato l’immobile, la data di conclusione dei lavori e l’efficacia degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico.

Fonte "EdilTecnico - Il Quotidiano online per professionisti tecnici e imprese edili"